Dei luoghi di Massarosa, Raffaello Bertoli[1] scrive:
“Geograficamente, la Versilia è una striscia di terra compresa fra due laghi, il versante occidentale della Alpi Apuane e il mar Tirreno. A nord, il lago di Porta, ormai prosciugato; a sud, quello di Massaciuccoli, caro a Puccini… Il clima di Massarosa e di Massaciuccoli, antico porto romano sul lago, è eccezionale, vi maturano arance e limoni, vi fruttificano le palme. Dal mare si raggiungeva il porto lungo il canale di Viareggio. Viareggio non c’era…”. C’è anche chi pensa che Annibale, per raggiungere inatteso il Trasimeno, sia passato da qui. “…forse il ‘per paludes’ di Livio indica la parte [un tempo] paludosa a sud del Lago di Massaciuccoli, zona che oggi si chiama ‘La Costanza’…“
[1] Nato a Forte dei Marmi nel 1933. Giornalista (“La Nazione”, “Il Tirreno”, RAI, “Stampa Sera”, “Il Gazzettino”, “Il Giornale”, “Gazzetta di Parma”) e poeta. Vive sul lungomare di Fiumetto.
Vero è che i differenti paesaggi che costituiscono il territorio di Massarosa, dolcemente posato su una piana che, degradando lentamente, si fa mare ancor prima di giungervi, si apre in un mirabile paesaggio distribuito tra collina, pianura e zona lacustre, che ha conservato in più siti le tracce lasciate dalle genti che vi si sono insediate fin dall’antichità.
Massarosa ha una superficie di 69.25 kmq, ospita complessivamente circa 20.000 abitanti, ed è diviso in sedici frazioni, distribuite per la maggior parte lungo il raggio dei suoi quindici chilometri di lunghezza. Sette di queste frazioni, Quiesa, Bozzano, Massarosa, Piano del Quercione, Piano di Conca, Piano di Mommio, Stiava, giacciono in pianura; le altre, Mommio, Corsanico, Bargecchia, Pieve a Elici, Compignano, Montigiano, Gualdo, Valpromaro e Massaciuccoli si trovano a varia altitudine sulle colline, dalla cui sommità si contemplano il Lago appunto di Massaciuccoli, oggi strettamente legato alla fortuna delle melodie di Puccini, ed il mar Tirreno, retrostante, che si mostra come un’ampia rada, al cui orizzonte, nei giorni chiari, si stagliano le sagome delle isole dell’Arcipelago Toscano, raccolte sotto l’Elba.
Al di sotto della strada provinciale Sarzanese, che si snoda alle estreme pendici dei colli da Quiesa a Montramito, si stende la parte pianeggiante di questo Comune. Arrivando da Viareggio, superata la prima fascia costiera in cui predominano le dune e la macchia bassa mediterranea, si incontra una fetta umida di territorio, caratterizzata dalla presenza di paludi, fossi e piccole aree bonificate, che chiude il confine naturale a sud incontrando il Lago di Massaciuccoli.
Chi proviene da Lucca, disceso il monte che apre la via del mare, trova per primo il paese di Quiesa, supera Bozzano, ex importante centro industriale calzaturiero, ed entra nel capoluogo Massarosa, situato in ridente posizione al margine della pianura litoranea, a otto metri di altitudine sul livello del mare e distante sette chilometri da Viareggio. Da qui, abbandonando la provinciale e risalendo i tornanti della via comunale del monte Pitoro, che si unisce alla strada che Camaiore porta a Lucca attraverso la valle interna della Freddana, si possono raggiungere, situate a varia altitudine sulle colline, le frazioni di Pieve a Elici, Gualdo, Montigiano. Successivamente, doppiato a nord lo sperone di Montramito, antico scalo marittimo, oggi proteso dalla terraferma a chilometri dalla costa, le pendici delle colline acquistano un più dolce declivio e danno un respiro più ampio alla pianura e agli abitanti delle frazioni panoramiche di Stiava, Bargecchia, Corsanico e Mommio.
Questo ambiente collinare si caratterizza per la continua trama degli insediamenti agricoli, generalmente di modeste dimensioni, che risultano qui il baricentro della struttura umana e territoriale. Questa sistemazione assai articolata e complessa si è sviluppata sul territorio nei secoli scorsi, storicamente connessa al prevalere di un’organizzazione socioeconomica e territoriale fondata sulla suddivisione coloniale (“appoderamento”) della villa-fattoria, centro direttivo, generalmente localizzato in posizione privilegiata e provvisto di parchi, giardini e palazzi di una certa rilevanza architettonica.